“Ridurre la dignita di una vita ad un reddito monetario significa non tener conto delle infinite altre forme di ricchezza che le societa non capitalistiche offrono ai loro abitanti.”
Di rapporto col denaro e in particolare della trappola della dipendenza dal reddito monetario, dal quale sembrano oggi dipendere tutte le nostre possibilità di far fronte ai bisogni primari, si parla nel saggio di Paolo Cacciari, “Vie di Fuga” (Marotta&Cafiero editori). Dopo aver messo in fila i molti segnali dell’imminente rovina del “progetto occidentale di dominazione del mondo attraverso il progresso, lo sviluppo e la crescita”, il saggio si dedica a individuare possibili vie di fuga, esplorando le variegate forme di resistenza che nascono e si sviluppano dove l’economia di mercato non arriva. Così “il fare non strumentale, il dare non finalizzato, la cooperazione disinteressata, la solidarieta reciproca, il mutuo appoggio, l’assunzione delle responsabilita derivanti dal proprio agire: in una parola, tutto cio che si oppone alla mercificazione dei rapporti sociali” possono essere le basi sulle quali costruire un’ordine sociale alternativo al declinante capitalismo.
Crisi, beni comuni, lavoro e democrazia nella prospettiva della decrescita: il saggio di Paolo Cacciari, Vie di fuga, è disponibile in pdf qui a 1 euro